Missione:
- Risolvere definitivamente i perenni problemi della precedente copertura piana in guaina;
- Creare un tetto definitivo che non necessiti manutenzione;
- Isolare a livello ottimale la copertura industriale in modo da rientrare nei valori richiesti dalla normativa sulle riqualificazioni energetiche degli edifici, facendo ottenere così le detrazioni fiscali al cliente;
- Alleggerire la copertura esistente.
Tipo di coperture industriali montate: Pannelli sandwich in alluminio preverniciato dello spessore minimo di 100 mm, posati su telaio in pendenza in acciaio. Canali di grondaia realizzati in acciaio inox dotati di tubazioni pluviali e troppo pieni nello stesso materiale. Sotto grondaia in guaina bituminosa.
Dove: Granarolo Dell’Emilia, Bologna, Emilia Romagna.
Anno esecuzione lavori: 2013.
Questa era una copertura industriale piana coperta con guaina e ghiaia che doveva assicurare gli uffici di pregio sottostanti dalle precipitazioni meteoriche.
Le coperture industriali di questo tipo presentano quasi tutte gli stessi problemi: negli anni la guaina inizia a creare canali e creste, formando poi sacche d’acqua che ristagnano sulla copertura.
Assieme al cliente, decidemmo di togliere tutta la ghiaia sulla copertura, che rappresentava un peso enorme ed inutile per la nuova copertura industriale.
Rimossa la ghiaia, rimuovemmo anche le prime guaine e tutto l’isolante imbevuto d’acqua che causava infiltrazioni, anche a distanza di tempo dalle piogge.
La richiesta del cliente era di eliminare i problemi alla radice e realizzare una copertura industriale che durasse per molto tempo.
Abbiamo quindi optato per una soluzione per noi più volte collaudata, ovvero creare delle falde in pendenza per poter controllare il deflusso delle acque piovane.
Per la grondaia, essendo obbligatoriamente molto lunga, abbiamo creato un canale in acciaio inox con un disegno molto particolare, che ha lo scopo di non permettere il ristagno dell’acqua, nonostante la dimensione notevole dello stesso.
L’acciaio inox ha alcune caratteristiche molto peculiari quando usato nelle lattonerie: dura tantissimo e risente meno delle dilatazioni termiche rispetto all’alluminio.
Abbiamo anche previsto i giunti di dilatazione nel canale di grondaia, per evitare che le dilatazioni termiche potessero strappare il canale, e nuovi pluviali esterni in acciaio inox si sono aggiunti ai vecchi in pvc incassati, non più idonei a sopportare le precipitazioni violente dei giorni nostri.
Alcuni canali in PVC sembravano inoltre non funzionare quasi per nulla, ed una videoispezione mostrò che erano collassati all’interno dei pilastri, dunque ne sopprimemmo l’uso.
Per completare il discorso “Grondaia”, abbiamo anche dotato la stessa di un numero sufficiente di troppo pieni, ulteriore sicurezza in caso di ostruzione dei pluviali installati.
Poi, abbiamo installato un telaio di pendenza, creando supporti per le nuove falde, e posato pannelli sandwich ad alto rendimento con il lato esterno in alluminio preverniciato.
Le lattonerie di completamento sono poi tutte state eseguite in alluminio dello stesso colore della copertura industriale, e le prime piogge e temporali hanno battezzato la funzionalità dell’intervento eseguito.

Viti e relative guarnizioni scelte e posate con precisione, pannelli sandwich lavorati manualmente. Questo al fine di controllare il deflusso dell’acqua e allungare la vita del pannello stesso.
Il risultato estetico è notevole e la durata prevista dell’opera è di svariate decine d’anni.
Infatti, per i materiali utilizzati e la cura con cui è stato posato il tutto possiamo prevedere assenza di problemi per qualche generazione.
Risultato:
- Risolvere definitivamente i perenni problemi della precedente copertura piana in guaina: FATTO. La copertura industriale che abbiamo creato ha pendenze precise che convogliano l’acqua nei canali di grondaia, montati in perfetta pendenza e disegnati in maniera da impedire accumuli e ristagni d’acqua;
- Creare un tetto definitivo che non necessiti manutenzione: FATTO. La copertura montata è in alluminio, materiale resistente alle intemperie (esistono coperture industriali in tale materiale che hanno passato il secolo di durata e svolgono ancora la loro funzione), mentre i canali di gronda in acciaio inox sono praticamente eterni;
- Isolare a livello ottimale la copertura industriale, in modo da rientrare nei valori richiesti dalla normativa sulle riqualificazioni energetiche degli edifici: FATTO. I valori riscontrati dal nostro termotecnico sono eccellenti e sorpassano sia quanto richiesto dalla normativa sulle riqualificazioni energetiche che quanto richiesto dal cliente;
- Alleggerire la copertura esistente: FATTO. Il peso inutile eliminato dalla copertura supera le 60 tonnellate, ottimo risultato dal punto di vista delle normative antisismiche.
Ecco le foto del lavoro di coperture industriale una volta finito: